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Il momento in cui sintravede la felicità, sottoforma di una grande astronave.

Senza maniglie per appoggiarsi.
La fuga fu – il primo fosti tu – un modo per prendere le distanze dal colore accecante che scioglieva i confini dello spazio.
Il problema era
averla “a disposizione”.
Ma cosa: la fuga?
(In realtà intendo la bellezza, in un'atmosfera totalmente arrendevole.
Morbida come burro.)


Pioveva pochissimo, e sempre a comando.
Il sole creava riverberi ed essi impreziosivano i nostri occhi.
I miei erano più chiari, i tuoi si celavano dietro ciglia più folte.
Ma è probabile fosse timidezza.


La fuga, dunque.
Metodo infallibile per sentirsi coraggiosi, seminare la paura
alle spalle.
Poter dire: ho scelto la libertà.
Dopo fuggii io.
Convinta di aver scelto non la libertà ma un sacrosanto Ruolo.
(Usavo le maiuscole con disinvoltura, prima di decidermi a livellare tutto.)
Ogni fuga è centrifuga.

Nel nostro caso, siamo rimasti in orbita, equidistanti dal centro.
Agli antipodi, geometricamente simmetrici.
Un modo per non perderci di vista, forse.
Cos’è stato il passaggio ad ovest, un graffio sul volto dell’universo? Un oltraggio alla bellezza?


 

 Giuseppe Bonvicini - 07/05/2013 16:53:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Bonvicini » ]

potrebbe essere una "tua" poesia.......
ciao Loredana

 Alessandro Mariani - 14/07/2012 22:13:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]

Penso sia una poesia comunque. Il dono è decisamente poetico, perfino la struttura della frase. Hai qualcosa di molto simile alla leggerezza dei romanzi più belli della Woolf ( le Onde e Tra un atto e l’altro) e De Lillo. La frase breve e attraente; il ritmo. Mi era piaciuta anche la poesia, perché amo tantissimo la narrazione. Ottima prosa poetica.

 Stefano Zangheri - 08/07/2012 23:55:00 [ leggi altri commenti di Stefano Zangheri » ]

Un’astronave da sogno,la fuga solitaria,lo spazio dell’esistenza,la bellezza del tempo che si arrende,la timidezza di un desiderio,la libertà per riacquistare il coraggio,l’altra fuga sofferta ma poi libera verso lo stesso punto,la bellissima immagine di un centroo che usa due forze di gravità uguali e contrarie per mantenere una traiettoria emozionale sempre a vista. Chi o cosa ha creato l’essenziale pensiero orbitante? la libert,il coraggio o il coraggio della libertà. "Sognare nel pensiero di un altro/nelle notti/che il buio ha dimenticato...." Forse la vita è fatta davvero di antipodi simmetrici che cercano il loro passaggio ad Ovest dove non c’è niente di eterno ma solo il calore di uno strusciare di vesti nel passare.
Hai scritto una pagina veramente bella che può solo essere letta e sentita. Un caro saluto,a presto.

 Domenico Morana - 08/07/2012 20:02:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

Però anche così... Forse così. Si, decisamente più intensa così.
Scusa per l’indecisione, è come scegliere un colore... sono belli tutti... ma stasera che mi metto per uscire? Non c’è niente da fare: la scrittura è fimmina: poeta ha la desinenza in A.

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